Il rinnovamento del negozio e l’Arfango

Nel 1937, il negozio di via Calimala viene completamente rinnovato e Umberto Zanobetti ha appena la soddisfazione di vedere la testimonianza del successo della sua attività.
Un anno dopo, infatti, egli muore, ma la sua scomparsa lascia soltanto un vuoto fisico.
Il suo spirito, la sua volontà di affermazione, il suo desiderio di portare davanti agli occhi del pubblico prodotti eleganti e raffinati sopravvivano alla morte e vengono raccolti dal figlio Goffredo, che insieme alla moglie Margherita crea, in uno stabile in via San Zanobi, un’importante fabbrica di cappelli per soddisfare le richieste di forniture militari.

Siamo in tempi di fascismo e la politica autarchica del regime vieta l’apposizione di marchi stranieri.

Per sopperire a questa carenza, Goffredo decide di creare un marchio proprio, un segno distintivo che identifichi i suoi prodotti e sceglie come simbolo” l’Arfango”.

Meglio conosciuto come “gufo o civetta delle nevi”, l’Arfango è un uccello ormai rarissimo, solitario abitatore delle regioni fredde, soprattutto della tundra artica. Il suo nome deriva dal danese harfang e con tale nome fu identificato fino ai primi del Novecento.
Il suo aspetto nobile e il suo carattere combattivo sono l’esatta espressione dello spirito che anima l’attività degli Zanobetti nel settore della pelletteria e della alzatura.

ZANOBETTI FIRENZE

La moda dal 1902

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Firenze – Italy
Tel. 055.7603923
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